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A cena da Hong Ying

Esattamente di fronte alla casa di Lijia Zhang (le divide un canale) si alza il palazzo bello di forme contemporanee (quel misto di legno scuro e cemento, di balconi bianchi e vetrate che muovono le torri da trenta piani) dove ha il suo appartamento Hong Ying.

Lijia ha la sua casa tradizionale, una vecchia casetta popolare a un solo piano che si raggiunge da un vicolo, Ying vive in un appartamento che definirei ‘all’occidentale’: perchè è la prima volta che vedo uno scrittore cinese in un posto così: ma Hong Ying ha un marito inglese, Adam Williams, scrittore non notissimo di grossi mattoni storici ambientati in Cina, e ne risulta una cena anomala. Davanti a una grande vetrata che domina il 798 – il quartiere artistico di Pechino – un giovane nipote di Adam è loro ospite: veterinario, lavora con i cavalli da corsa, è stato chiamato a Hong Kong per occuparsi di due purosangue locali: oggi, a Pechino, ci guardiamo lo streaming di una corsa  da Newmarket, poco fuori Londra. Il cavallo che ha avuto in cura Mathew corre con colleghi di categoria superiore, non ci sono molte speranze. Arriva tra gli ultimi, vabbè.

Hong Ying, che canta l’amore romantico nei suoi personaggi (l’immagine scelta per il suo blog davvero non lascia dubbi), che con Adam ha voluto sposarsi nella chiesetta di Force, nelle Marche, non lontano dalla loro casa di campagna, ha vissuto in Gran Bretagna tra il 1991 e il 2000. E’ dunque una tra quegli autori che ha preferito andarsene nel post Piazza Tian an Men. Ma non ha utilizzato quell’esilio per qualificarsi come dissidente. Ha piuttosto costruito una sua fama di autrice di genere: il rosa.

In qualcosa però trasgredisce: ha scritto, ovviamente censurata in Cina, una raccolta di racconti di storie omosessuali, maschili e femminili, e la sorpresa di questa cena british style è l’insistenza con la quale mi invita a incontrare uno scrittore omosessuale a Shanghai. Lei, che fa da scout per molte case editrici occidentali (presumo gratis, il vantaggio è coltivare buoni rapporti qua e laggiù), ha letto il suo romanzo e lo considera una rivelazione assoluta. Dice: lo hanno letto in molti, e tutti sono d’accordo.

Mi colpisce il suo silenzio, sono con noi una giovane traduttrice italiana e Mathew, ma il protagonista assoluto è il marito Adam, scrittore di gran lunga meno affermato, che mostra a tutti noi i suoi tre grossi volumi in inglese, e la traduzione in cinese del primo (con poco successo). Immagino che la sua agente presso l’editore cinese sia stata la moglie, che comunque continua paziente, quasi devota ai suoi ospiti, a servirci le pietanze che ha cucinato, un menù misto nel quale delle comunissime braciole si alternano a piatti piccanti del Sichuan.

Colpisce: colpisce la differenza con Lijia Zhang là nella piccola casa popolare dalla parte opposta del canale che forse potremmo riconoscere nel buio fuori dalla grande vetrata dietro al nostro tavolo da pranzo, e che sta scrivendo un romanzo che ha per protagonista una prostituta dopo il suo memoir da giovane operaia. Ambedue le donne incardinano la propria vita su un matrimonio con un occidentale, ma Hong Ying non si è separata, e nella coppia è leader. Lijia gioca a fare la oxfordiana, i suoi modi sono affettati ma i suoi ‘dinner-party’ sono informali e chiacchieroni. Questa pare una comune cena londinese: e Adam non la smette più di parlare, mentre Hong Ying recita il ruolo della moglie cinese, ospitale e quasi invisibile.

Sta giocando anche questa sera, come fa sul suo blog, nei suoi romanzi? Cosa c’è dentro questa professionista del bestseller, eppure così genuinamente cortese e simpatica con me, divertente, maliziosamente arguta? Il rosa dell’amore romantico o la libido della scrittrice sulla cresta dell’onda?

Non lo so, non lo posso sapere questa sera: siamo sotto una tutela londinese e la si sente. So solo che dopo, quando mi accompagnerà giù, fino al cancello del compound, avremo voglia di incontrarci di nuovo, al mio e al suo ritorno a Pechino (dalle Marche), e che quando le indico il canale, e provo a riconoscere la casa di Lijia Zhang, il viso di Hong Ying si distorce. La conosci, mi chiede? E’ improvvisamente sgomenta.

Donne. Tra la Cina e Londra.

 


Categoria: Cina | Uncategorized



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