In diretta dall'Asia

Archive for the ‘Singapore’ Category

Alla faccia degli indovini —

La prima parte di questa storia l’ho raccontata un paio d’anni fa. Un giovane scrittore e filmaker indiano, a Singapore. Per saperne di più si può cominciare la lettura da quel post. Le cose stavano così: sua madre, nella natia Delhi, aveva consultato gli indovini riguardo al futuro di suo figlio. Non uno, ma cinque [...]

Papere e middle class —

I monumenti della Cina sono spesso rifatti: la manutenzione di un tempio, quasi sempre in legno, consiste secolo dopo secolo nella sostituzione della colonna marcescente con una nuova di zecca, nell’intaglio di un nuovo pannello colorato ridipinto per l’occasione, ma anche nella sostituzione di una vecchia tegola con una nuova: anche le figure animali che [...]

Gli operai di Monfalcone e Singapore —

Venerdì prossimo, nel contesto del programma World Voices, presso la Arts House di Singapore verrà presentato al pubblico e alla stampa locale, nella traduzione inglese di Joan Rundo, il mio A Far Better Thing I Do, che in Italia era uscito anni fa con il titolo Noi Siamo La Classe Operaia. E’ la storia di [...]

Sono un tipo antisociale… —

… non mi importa della gente, a me piace stare a casa a non far niente: era l’Equipe 84, fine anni sessanta. Troy Chin, graphic novelist da Ang Mo Kio, suburban Singapore (ne ho scritto qui un anno fa) continua imperterrito a non avere un telefonino, né un’automobile. L’anno scorso questo posizionamento di sfida al [...]

Appunti a caldo su poeta e bottiglie —

Cambio di scenario: Singapore, e qui rivedo tanti amici, brevemente, se riesco più a lungo. A qualcuno chiedo una vera e propria intervista: di solito ne vien fuori una sorta di autoracconto, ripercorriamo tappe dell’esistenza, qualche snodo comune a tutti: quando ha cominciato a leggere, quando a scrivere. E sempre: perché un lavoro diverso, che [...]

Coincidenze, discordanze —

Di che pasta è fatta questa città? Di continuo incontro persone che conosco, in libreria, in un bar, al ristorante, persino al supermercato. Segno di cosa? In serie: la mia prima visita al Bookworm, – già scritto – libreria/caffè ben nota per il suo festival, ecco Lijia Zhang, con la figlia. Un breve saluto, ma [...]